Domani, venerdì 6 dicembre, si preannuncia come una giornata di disagi per il trasporto pubblico in varie città italiane. Il sindacato Usb ha proclamato, infatti, un'astensione di quattro ore dal lavoro per protestare contro le politiche del governo che continua “che prevedono vaste e preoccupanti privatizzazioni nel settore, con pesanti conseguenze sul carico di lavoro, sui salari e sulla qualità del servizio offerto alla cittadinanza”, si legge nella nota. A rischio, dunque, metropolitane, autobus e tram. Gli orari dello sciopero variano naturalmente da città a città, fermo restano che la protesta sarà articolata come sempre nel rispetto della garanzia dei servizi minimi secondo le fasce orarie:

Bologna, Imola e Ferrara: I mezzi pubblici si fermeranno dalle 10 alle 14. Garantite solo le corse dal capolinea centrale, verso la periferia e viceversa, in partenza fino alle 9,45.

Genova:  Nel capoluogo ligure, già teatro di una protesta eclatante due settimane fa, i bus Atm si fermano dalle 9.35 alle 13.35.

Napoli: i trasporti pubblici si fermano dalle 9.00 alle 13.00. Alla protesta aderirà anche l’Eav, con ritardi, limitazioni e soppressioni possibili dalle 8.00 e fino alle 14.20 per la Cumana, la Circumflegrea e la Circumvesuviana.

Bolzano: i lavoratori incroceranno le braccia dalle 14.00 alle 18.00, lo sciopero interesserà soprattutto i treni.

Parma e Ravenna: mezzi pubblici fermi dalle 17.00 alle 21.00. A Ravenna non saranno garantiti i traghetti che attraversano il Canale Cardiano, Marina di Ravenna e Porto Corsini.

Venezia: sciopero dalle 9.30 alle 13.30.

Cagliari: mezzi fermi dalle 9.30 alle 13.30.

Roma, Torino, Firenze, Salerno e Campobasso escluse- “Lo sciopero è limitato a 4 ore – continua la nota dell'USB– a causa della penalizzante normativa in materia di diritto alla sciopero nei servizi pubblici essenziali, che peraltro obbliga ad escludere alcune importanti città quali: Milano, Roma, Torino (dove invece c'è stato oggi uno sciopero indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl, a cui aderisce Fast-Confsal), Firenze, Salerno e Campobasso”.